Ilustración de EKO Aparecido en la antología
Cinco Décadas de Cuento Mexicano de Héctor Perea, Gabriela Valenzuela Navarrete y Stefano Tedeschi. Traducido al italiano por Michela Guida.
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traducido al inglés por Gabriela Valenzuela Navarrete.
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versión original.
De fornicare angelorumpor Guillermo Vega ZaragozaDicono i cinesi, che sono uomini saggi: “Per fare una zuppa di lepre, per prima cosa occorre avere la lepre” perché sanno che a volte è molto difficile catturare una lepre; per questo, quando non se ne può avere una, alcuni furfanti la sostituiscono con un gatto, che ha lo stesso sapore, malgrado la sua carne sia più dura. Questo discorso, nonostante non sembri, cade a fagiolo perché se vuoi fornicare con un angelo, la prima cosa che devi fare è procurartene uno, e questo non è un fatto secondario, giacché una lepre la puoi cacciare tu stesso con un fucile o comprarla al mercato di Sonora, ma un angelo non si trova in ogni angolo (anche se alcune donne che aspettano negli angoli sembrano angeli caduti dal cielo, ma non bisogna lasciarsi ingannare; sono falsi angeli, fanno soffrire e per di più si fanno pagare i loro favori). Catturare un angelo non è così facile come catturare una lepre, perché prima di acciuffarlo, devi vederlo e poi fare in modo che si materializzi, dato che, come tutti sappiamo, gli angeli sono esseri di spirito (non hanno corpo, quindi), però possono averlo se vogliono, e convivere (e persino coabitare) con i mortali.
Ci sono due modi per far sì che appaia un angelo. Una, canticchiando in maniera intonata le prime note della Piccola Serenata Notturna di Mozart (sì, quella di tan, tan-tàn, tan-tan, tan-tan-tan-tàn) in una mezzanotte di luna nuova. Questo lo so perché, chiacchierando dopo aver fatto l’amore con una violinista di 19 anni, che potrebbe passare lei stessa per un angelo, siamo arrivati alla conclusione che se noi mortali potessimo ascoltare una conversazione tra angeli, avremmo l’impressione che sia musica di Mozart. Di fatto, si dice che Mozart era un angelo caduto dal cielo e che lassù tardarono tanto tempo nel sentirne la mancanza, ma non appena se ne resero conto, se lo portarono via. La cosa strana in questa storia è il perchè al buon Amadeus non gli siano cresciute le ali come a tutti gli angeli. Esiste l’ipotesi secondo la quale l’atmosfera terrestre non è propizia allo sviluppo di tali appendici aeree, nonostante ad alcune donne appena gli dai le ali già vogliono una casa tutta loro.
Ma stavamo parlando della musica di Mozart. Dunque, in realtà non si sa cosa uno comunica canticchiando le suddette note, ma deve essere una specie di contrassegno, perché se tieni la canzone per alcuni secondi, puoi ascoltare il battito d’ali dell’angelo che atterra. A questo punto sarebbe meglio fare un’annotazione: molti credono ancora che per far apparire gli angeli bisogni recitare: “Angelo custode, dolce compagnia, non abbandonarmi, giorno o notte che sia”, ma questo serve solo per avvisare l’angelo custode quando andiamo a dormire, cosa totalmente inutile, come se gli angeli non sapessero quali sono i loro doveri. D’altro canto, risulterebbe di pessimo gusto fottersi il proprio angelo custode, (sarebbe una combinazione molto perversa di narcisismo e onanismo), giacché, oltre ad assomigliarci a forza di stare insieme a noi da quando siamo nati, ci conosce molto meglio di quanto potremmo farlo noi stessi, in questo modo le possibilità di nascondere le nostre reali intenzioni quando lo convochiamo sono molto remote. E pensandoci bene, in fin dei conti: cosa può avere di così eccitante fottere con la stessa entità con cui dormiamo tutte le notti?
L’altra tecnica per vedere un angelo è coglierlo di sorpresa. Di frequente gli angeli svolazzano intorno ai mortali. Alcuni li confondono con le zanzare; i più sensibili possono percepire immediatamente la presenza angelica, che li fa girare da una parte come se qualcuno li stesse guardando dall’alto. La cosa buffa è che, quando senti tale presenza, devi girarti immediatamente verso la tua sinistra, e con molta fortuna potrai vedere un angelo. Bisogna fare attenzione perché se giri la testa molto violentemente ti si può torcere il collo e non è questo lo scopo. Certamente, all’inizio sembra che non c’è nessuno e cominci a dubitare della tua saggezza, ma questo si deve al fatto che quando gli angeli si vedono scoperti da un mortale rimangono molto quieti, accovacciati, senza muovere nemmeno una piuma delle loro ali. Se chiudi gli occhi e li apri lentamente, potrai vederlo, facendosi chiaro poco a poco, come se stessi sintonizzando un canale che ha una cattiva ricezione. Appena li guardi negli occhi sanno che sono persi, che sono già visibili e allora fanno i simpatici. Il problema è che noi mortali non possiamo capirli un gran che, perché come ho già detto, le loro parole ci sembrano musiche di Mozart.
Il seguente passo è fare in modo che l’angelo si materializzi per poterlo catturare, e c’è soltanto un modo. Siccome sono abbastanza disorientati, non si rendono conto dove si spargono le loro piume e rimangono come ipnotizzati quando ne vedono cadere una, credendo che sia loro. Il trucco è far cadere davanti all’angelo una piuma di uccello (di gallina può servire, sebbene le migliori sono quelle di cigno, che assomigliano abbastanza alle sue). Lui rimarrà affascinato vedendo come cade lentamente la piuma e cercherà di acchiapparla esattamente prima che tocchi terra. In quel momento, in quel preciso momento, né prima né dopo, devi prendere l’angelo per il polso e trattenerlo con fermezza. Allora lo hai catturato. Per riscuotere successo in questo lavoro bisogna allenarsi molto, visto che un movimento falso può avere gravi conseguenze. Dicono che Lutero si allenava cercando di catturare mosche e che una volta gli cadde la candela sulla bolla papale, riducendola in cenere, e che per questo non ebbe altra scelta che iniziare la Riforma protestante.
Ma eravamo al punto in cui hai già catturato l’angelo, ben stretto per un polso. È possibile che opponga qualche tipo di resistenza, muovendo le ali freneticamente nel tentativo di sfuggire senza successo, però è necessario ricordare che noi mortali siamo più forti di loro, dato che abbiamo esercitato meglio i nostri muscoli in questo mondo e che gli angeli non sanno nulla di palestre, né di pesi, né di aerobica, perciò non hanno scampo. Una volta tranquillizzato e rassegnato alla sua nuova condizione di preda, il passo successivo è scoprire di che tipo di angelo si tratta.
Come tutti sanno, attualmente gli angeli non hanno sesso. Ci fu un tempo, proprio all’inizio del mondo, in cui lo ebbero. Potevano addirittura materializzarsi a propria volontà e convivere con gli umani come se la cosa fosse maledetta. Ma il caso volle che alcuni angeli maschi caddero davanti alle meraviglie delle donne mortali con le quali ebbero un intenso scambio carnale. Il prodotto di questa aberrazione celestiale furono i giganti, che popolarono e dominarono la terra durante secoli, fino a quando il leader rivoluzionario dei mortali conosciuto come David spaccò la testa con un tiro di fionda al presidente dei giganti che si chiamava Golia. Allora, Dio decise di fare una riforma radicale tra le truppe angeliche. Gli tolse il sesso, gli proibì di materializzarsi senza motivo di fronte ai mortali, e gli impose un regolamento più severo di quello dell’accademia militare. Certamente, nonostante Dio sia perfetto, a volte si dimentica di alcuni dettagli, per cui ci sono ancora angeli sessuati che continuano a coabitare con i mortali. I prodotti recenti di queste unioni umano-celestiali, non sono più i giganti, ma diventano poeti maledetti e fanno cose stravaganti come sposarsi con una puttana negra e contagiarsi di sifilide, o scrivono poesie portentose a 19 anni e dopo se ne vanno a commerciare schiavi in Abissinia. Tuttavia, se hai la fortuna di catturare questi angeli sessuati, mi duole informarti che è lui che ti si fotte, visto che tutti gli angeli sessuati sono maschi, malgrado non si scarta la possibilità che avendo convissuto tanto con i mortali abbiano acquisito da questi cattive attitudini e risultino essere d’entrata e d’uscita. Nonostante ciò, la cosa più probabile è che tu ti possa imbattere in un angelo senza sesso, per la semplice ragione che ce ne sono di più. Secondo l’ultimo censimento angelico che è stato realizzato tra il XII e il XIII secolo della nostra era, e i cui risultati non sono stati pubblicati fino al XIV secolo, all’inizio dell’universo le truppe celestiali sommavano 301 milioni 665 mila 722 integranti, dei quali 133 milioni 306 mila 668 sono ora angeli caduti; ossia, lavorano nella fazione di Lucifero.
Ma lasciamo perdere la statistica e continuiamo con il nostro discorso. Come dicevamo, malgrado la sua perfezione, persino al cacciatore supremo gli scappa la lepre, e nonostante gli abbia tolto il sesso, ha mantenuto inalterati i tratti sessuali secondari; cioè potremmo trovarci con angeli che un tempo furono angeli femmine o angelesse, ragion per cui conservano i loro seni celestiali (questo bisogna interpretarlo letteralmente, nonostante sia possibile incontrare donne mortali i cui seni ci possono sembrare celestiali ma in senso figurato). Questa è la spiegazione delle sviluppate ghiandole mammarie dell’Angelo della Colonna dell’Indipendenza dell’Avenida de la Reforma. L’ideale sarebbe allora catturare un angelo di quelli che una volta furono femmine, baciare i seni e succhiare i capezzoli di un angelo non è un’esperienza da disprezzare quando se ne ha l’opportunità, ma se ti tocca un maschio, non hai nessun motivo per comportarti male. Si tratta di fanciulli bellissimi (li creò lo stessissimo Dio prima degli uomini) e sono molto divertenti. Bisogna chiarire anche che gli angeli vanno sempre nudi, poiché non hanno nulla di cui vergognarsi, visto che non hanno commesso nessun peccato, non hanno freddo né caldo; pertanto, tutte quelle rappresentazioni di angeli con tuniche bianche o armature sono meri deliri dei pittori medievali e rinascimentali.
Però supponiamo che catturi un’angelessa. In primo luogo, ti sembrerà qualcosa di molto somigliante ad una Barbie con le ali, per la semplice ragione che, diciamolo scientificamente, ha la vulva sigillata. Come risulta evidente, di fronte a questa piccola eventualità, per fottersela rimane solo un modo. Adesso bisognerebbe farsi qualche domanda sulla funzione fisiologica del culo degli angeli, ma sembra che l’unica spiegazione sia quella che così lo ha voluto Dio e a questo punto non possiamo questionare sulle ragioni divine. Tuttavia, è conveniente insistere sulla sua natura. Nonostante possa essere stato penetrato molte volte, il culo di un angelo ci sembrerà sempre immacolato. Coloro che sono stati ossequiati con la benedizione di testimoniare simile spettacolo raccontano che non si compara a nessun tipo di sfintere umano immaginabile. Tuttavia, sono molti quelli che lo desiderano e pochissimi quelli che ci riescono.
Il problema ora è come fare in modo che si alzi, ma ciò dipende dal proprio genio personale, nonostante siano entità celestiali, sono abbastanza insicuri e facili da convincere, per questo non sorprende che molti di essi si siano lasciati ingannare da Lucifero, che era un angelo un po’ più furbo e ambizioso, affinché lo seguissero nella sua folle avventura di provare ad abbattere il Big Boss.
Ciò che non possiamo lasciare senza una spiegazione è la questione delle ali, dato che è necessario imparare a lottare con esse perché non siano di ostacolo durante il processo di sodomizzazione. Le estremità aeree sono le parti più sensibili di un angelo. Un qualsiasi lieve sfregamento gli fa provare dolori indicibili ed emettere delle urla da brivido come se lo stessero scuoiando. Perciò bisogna fare molta attenzione e non arrendersi di fronte alla tentazione di utilizzare le ali dell’angelo come appoggio al momento della fornicazione. Riconosco che non toccare le ali può risultare molto difficile, soprattutto perché una volta che è stato penetrato, l’angelo entra in una specie di raptus frenetico ed inizia a scuotere le ali, come se volesse prendere il volo. Alcuni ci riescono, ma brevemente, per cui conviene non spaventarsi di fronte alla possibile eventualità che i tuoi gioielli potrebbero andarsene in cielo con tutto il resto e l’angelo, ma si tratta di una sensazione momentanea. Dall’altra parte, esistono prove di angeli che, quando li si sta cavalcando, diventano chiacchieroni e iniziano a raccontare storie intelligibili per noi mortali, per cui ci sembra che stanno intonando un’opera in polacco.
Una volta che abbiamo saziato i nostri istinti mortali nel ricettacolo celestiale dell’angelo, si raccomanda di intonare insieme tutto il Concerto per Clarinetto di Mozart, che è quello che preferiscono fare gli angeli dopo aver fornicato, invece di fumarsi una sigaretta e conversare sulla propria vita e le sue precedenti relazioni. Nel caso in cui uno si addormenti, cullato dalla voce dell’angelo, si raccomanda di lasciare la finestra aperta così può andarsene silenziosamente.
Per concludere, è necessario dare un suggerimento. Gli angeli diventano furiosi se non si sentono soddisfatti dopo lo scambio di fluidi con un mortale. Davanti alla capacità amatoria dell’uomo moderno ogni volta minore (già lo sappiamo: è colpa dello stress, dell’inquinamento, dei cibi transgenici, eccetera), l’indice di insoddisfazione angelica è aumentato considerevolmente negli ultimi anni. Per cui se dovesse essere questo il caso, la vendetta celestiale è implacabile. Per cominciare, ti fanno dormire profondamente; quando ti svegli, senti un dolore indicibile alle gonadi e credi che sia stato tutto un sogno e che potrai fottere così solo in cielo, una volta morto. Allora potrai passare la tua vita cercando una donna che somigli all’angelo, perché credi che la visione del sogno sia stata un messaggio divino. Può essere che non incontrerai mai quella donna con la faccia d’angelo, o forse se la incontrerai non dubitare di sposarti con lei. Lì inizierà l’inferno e si sarà compiuta la vendetta dell’angelo. Per tutto questo si raccomanda di fare molta attenzione e non dare gatto per lepre quando si tratta di fottere con un angelo.
Traduzione italiana di Michela GuidaFuente: Dal libro Antología de lo indecible
. México, Plan C Editores-CONACULTA-FONCA, 2004.